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Portale di San Giorgio, Ragusa Ibla

"Le Ali di Ermes" apre una sezione della rivista dedicata ad argomenti di interesse della comunità ragusana. Saremo ben lieti di ospitare tutti gli interventi, con l'unica condizione che  siano rispettosi delle opinioni altrui e non contengano valutazioni offensive nei confronti di alcuno.

Iniziamo con la pubblicazione di un appello del prof. Schembari, volto a promuovere un ampio dibattito nella città sui temi elettorali.

 

 

 

Elezioni comunali:

il popolo del centro sinistra pretende la vittoria

di Francesco Schembari

      Votiamo centro sinistra perché convinti che esso e non altri può realizzare risultati migliorativi delle nostre condizioni di vita. E perciò pretendiamo dalle persone che lo dirigono e a cui abbiamo dato fiducia e consenso, non solo la vittoria ma anche la capacità di amministrare unitariamente e bene. Questo purtroppo non è ancora accaduto. Nel 1998 si presentarono contrapposti e si perse. Nel 2003 si presentarono uniti e si vinse ma l’unità era fittizia e, irresponsabilmente, mandarono a scatafascio l’amministrazione. Ora queste stesse persone dovrebbero guidarci alla vittoria e alla buona amministrazione. La cosa mi pare alquanto problematica eppure pretendiamo la vittoria del centro sinistra perché siamo convinti che dal centro destra non possiamo aspettarci alcunché di buono. Come fare?!

      È necessario costringere i dirigenti del centro sinistra a cambiare modo di far politica, ad anteporre l’interesse collettivo e della coalizione a quello privato dello "stare comunque a galla" anche a scapito degli alleati, dei compagni dello stesso partito e della stessa vittoria elettorale. Perché per i dirigenti è importante la vittoria ma è ancora più importante esserci. Perciò non è facile! Non è facile che, nel giro di pochi mesi, diventino "agnellini" persone che si sono azzannati, politicamente, come lupi!

     Mi domando: la spaccatura è anche nel popolo del centro sinistra? Se la risposta è sì, il problema diventa irrisolvibile. Io sono invece del parere che la base abbia convinto e fermo spirito unitario come ha dimostrato nelle recenti primarie nazionali e regionali e che la spaccatura sia solo tra i dirigenti e di quanti si atteggiano a tali sol perché capaci di raccattare quei 300 voti sufficienti a tenerli "a galla".

     Come fare emergere ed affermare lo spirito unitario della base? Ci vuole lavoro, proposte operative valide e, soprattutto, consenso attorno a queste. Io ci voglio provare? Ti interessa? O ritieni che non valga la pena occuparsi di politica anche se, in ogni caso, la politica si occuperà di te?

     Dopo lo scatafascio della giunta Solarino diventa condizione indispensabile per la vittoria che il gruppo dirigente del centro sinistra dimostri a pieno la capacità di lavorare insieme. A tal fine una proposta concreta. Prendiamo atto che, dopo quanto è successo, non è realistica una designazione unitaria del candidato sindaco, però è possibile che i vari designati, a partire da Giorgio Massari e da quello o quelli che designeranno la Margherita, i DS ed i partiti minori: a) dichiarano la loro ferma intenzione ad amministrare insieme ed indissolubilmente; b) conducano una campagna elettorale unitaria; c) si costituiscono come nucleo forte e coeso della futura giunta; d) si mettano, sin da subito, a lavorare insieme attorno alle problematiche amministrative (vedi allegato) da sviluppare a vittoria ottenuta. Tra questi farà il sindaco chi in campagna elettorale avrà dimostrato maggiore leadership o, al limite, in relazione ai risultati del primo turno. Solo così ci si può riscattare dal flop fatto con le dimissioni di Solarino e sperare realisticamente di rivincere le elezioni. Dubito che questa sia la priorità dei dirigenti o cosiddetti tali. Bisogna convincerli e ciò dipende dai consensi che riusciamo a raccogliere attorno alla proposta.

 

     Con questa iniziativa mi propongo l’obiettivo, non difficile ma importante, di costituire un gruppo che si può chiamare Movimento per l’unità del Centro Sinistra sufficientemente ampio perché si possa accedere alle sedi in cui si prenderanno le decisioni e fare pesare la nostra piena convinzione verso l’unità e quindi verso la vittoria del centro sinistra. A tal fine ti chiedo di essere più protagonista della vita politica. Basta poco, basta un incontro settimanale per seguire, discutere e decidere in merito alla campagna elettorale. Né vale l’affermazione "mi hanno tutti deluso" perché alla fine il voto a qualcuno di quelli che ti hanno deluso lo darai. 

 

Quale la tua opinione? 1) Condividi la proposta e credi possa ottenere sufficienti consensi; 2) Condividi la proposta ma non credi possa ottenere i necessari consensi; 3) Non condividi la proposta

 Parliamone insieme GIOVEDI’ 30 MARZO, alle ore 19

in VIA ROSA, 10 (Piazza San Giovanni, sopra farmacia Di Natale)

 Ciccio Schembari

Ragusa, 26 marzo 2006

 

Problematiche offerte al dibattito del gruppo dirigente del centro sinistra

 

Efficienza amministrativa. L’efficienza amministrativa sia dell’apparato burocratico sia degli organi istituzionali è fondamentale perché è lo strumento per realizzare tutto il resto. Il problema, dal punto di vista tecnico, è ormai abbondantemente studiato ed esistono metodi e modelli collaudati, basta sceglierne uno e applicarlo con la dovuta consapevolezza e prudenza. Questa proposta, più volte avanzata anche in modo dettagliato, non è mai stata presa in considerazione ed invece si è preferito seguire la vecchia via della ricerca del consenso dei dipendenti con l’elargizione pressoché "a pioggia" dei vari fondi finalizzati alla efficienza dei servizi con il risultato di acuire i contrasti all’interno della coalizione e con i sindacati e di scontentare i dipendenti.

Bilancio partecipato. Fu uno slogan bello della giunta Solarino rimasto però solo tale. Si è avuta spesso la sensazione che dietro ci fosse solo un’idea vaga resa ancora più incerta dalla scarsa fiducia nella partecipazione popolare e dalla voglia di dire SI a tutte le istanze nel tentativo di correre dietro a facili e personali consensi. Ogni SI ad una spesa rappresenta automaticamente e oggettivamente un NO a spese più qualificate e i consensi raccolti da una parte si perdono da un’altra parte. Occorre cambiare approccio e a tal fine suggeriamo l’adozione di tre azioni concomitanti. A) Ridimensionare le aspettative riconducendole al realmente ottenibile. Non promettere cioè mari e monti e trattare i cittadini da adulti responsabili e non da bambini viziati e capricciosi. B) Aumentare le risorse riducendo le inefficienze e chiudendo una serie di rivoli e rivoletti. C) Valorizzare i servizi forniti sia migliorandone la qualità e soprattutto prestando attenzione alla percezione che ne hanno i cittadini. A poco serve migliorare un servizio se poi si lascia che i cittadini lo percepiscano come scadente.

Sviluppo urbanistico. Attorno a questa problematica ruotano sia l’interesse dei privati (costruttori, proprietari di aree edificabili) sia quello collettivo di avere una città vivibile col traffico che funziona, con le scuole dove sono gli scolari, con i negozi vicino casa, con gli spazi per il tempo libero ecc. La politica deve avere la capacità di armonizzare questi due interessi. In merito il fallimento del gruppo dirigente del centro sinistra è stato pressoché totale.

Sviluppo economico. I protagonisti dello sviluppo economico sono i produttori e gli operatori e tuttavia l'Amministrazione comunale può e deve intraprendere azioni tese a promuovere e coordinare quelle attività che valorizzino i prodotti e le attività presenti nel Comune e nell'intera Provincia. Si tratta di un lavoro certosino di tessitura e di intreccio di rapporti e di legami tra singoli produttori, le loro associazioni, i vari Enti preposti, le svariate categorie e i diversi e talvolta contrastanti interessi. È presente, tra i dirigenti del centro sinistra, un tale approccio? O si pensa solo a raccattare voti con le sagre delle frittelle e delle cipolle?

Acqua e raccolta rifiuti. L’ATO idrico e l’ATO ambiente sono nate per realizzare economie nella gestione dei due relativi servizi con conseguente riduzione del costo, sia diretto attraverso la bolletta sia indiretto attraverso il bilancio comunale, per i cittadini. All’appello ad attrezzarsi, tecnicamente e politicamente, perché lo spirito della legge istitutiva degli ATO si realizzasse in pieno, autorevolissimi dirigenti del centro sinistra risposero che ciò non rientrava nella logica politica e invece di cercare il risparmio litigarono per le nomine ai vertici degli enti di gestione fino allo scatafascio della giunta. I prossimi anni saranno decisivi e potrà verificarsi una riduzione come una lievitazione dei costi e perciò è importante costringere i dirigenti del centro sinistra ad un approccio diverso. 

Attività culturali. Negli ultimi decenni si è assistito, a Ragusa, ad un fervore di iniziative culturali che ovviamente vanno mantenute, sostenute e potenziate nel senso di coinvolgere strati sempre più vasti della cittadinanza. È mancata tuttavia la maturazione e la proposizione di una o più iniziative culturali di grande valenza e risonanza.  

Assistenza sociale. È una voce sostanziosa del bilancio comunale la cui gestione rappresenta, per l’assessore di turno, una ottima riserva di consensi tra gli assistiti e tra gli operatori. Ma cosa ne pensano i cittadini che la pagano? Si è pensato ad una sua qualificazione e ad un più fattivo coinvolgimento delle tante associazioni di volontariato? Ci si è ispirati, in questo e in tutto il campo delle elargizioni di contributi, al principio secondo cui una spesa è giusta quando si possono portare argomentazioni tali da convincere chi non ne usufruisce?

 C.S.

I lettori che volessero intervenire nel dibattito, possono inviare le loro riflessioni a info@lealidiermes.net

 

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Direttore: Pippo Palazzolo

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Ultimo aggiornamento: 21 giugno 2011